La nostra vetrina preferita, all'uscita di Mondo Trasho, rimase comunque la Emmanuel Church, e come sempre ci venne incontro e ci lasciò tenere il "gala" della prima mondiale. Tutti e nove gli spettacoli fecero il tutto esaurito ed io distribuii all'entrata, un premio di una cena per due in uno dei fast food più squallidi della città. La vincitrice, Cookie Mueller, una perfida hippy che mi disse di essere appena stata dimessa da un ospedale psichiatrico, venne portata in limousine ad incassare il suo premio. Ero affascinato dall'atteggiamento spietato di Cookie, e mi resi conto che avrebbe potuto essere una perfetta ragazza della Dreamland. Iniziò immediatamente a uscire con noi e finì col diventare una star nei miei film successivi. [...] Comunque il più grande lancio pubblicitario ci fu quando Pauline Kael recensì il Satyricon di Fellini, sul "new Yorker" definendolo: " Il Mondo Trasho di Fellini"!
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